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10 piatti imperdibili della cucina romana

Composizione di piatti tipici della cucina tradizionale romana Wider View - Shutterstock
Composizione di piatti tipici della cucina tradizionale romana Wider View - Shutterstock

Roma, la Città Eterna, non è solo un tesoro di storia e arte, ma anche un paradiso per gli amanti della buona cucina. La tradizione culinaria romana, con le sue radici profonde e i sapori autentici, offre un’esperienza gastronomica unica che ogni visitatore dovrebbe assaporare. In questo articolo, esploreremo i 10 piatti della cucina romana che un turista non può assolutamente perdere durante il suo soggiorno nella capitale italiana.

1. Pasta alla Carbonara

Iniziamo con un classico intramontabile: la carbonara. Questo piatto, diventato simbolo della cucina romana nel mondo, è una sinfonia di sapori semplici ma intensi. La pasta, solitamente spaghetti o rigatoni, viene condita con una crema a base di uova, pecorino romano, pepe nero e guanciale croccante.Sia ben chiaro: guanciale e non pancetta!

Il segreto sta nella perfetta tempistica, tra scolare la pasta, rigorosamente al dente, e amalgamare l’uovo e la pancetta, già precedentemente ripassata. A questo punto bisogna mantecare la pasta per creare una consistenza cremosa. E guai, mai chiedere ad un romano di aggiungere la panna in questo piatto storico. Un morso di carbonara autentica è un’esperienza che rimane impressa nella memoria.

2. Pasta Cacio e Pepe

I piatti romani utilizzano materie prime semplici, ma questa semplicità è arte culinaria. Ecco cos’è la cacio e pepe. Si prepara con soli tre ingredienti: pasta, pecorino romano e pepe nero.

La chiave sta nella tecnica di preparazione, che richiede abilità per creare una crema vellutata utilizzando solo il formaggio e l’acqua di cottura della pasta. Il risultato è un piatto apparentemente semplice ma dal sapore ricco e avvolgente, dove il pepe dona un tocco di calore che bilancia perfettamente la sapidità del pecorino.

3. Pasta Amatriciana

Il nome di questa pasta al sugo fa riferimento alla cittadina di Amatrice ma è considerata parte integrante della tradizione culinaria romana. L’amatriciana è un tripudio di sapori decisi. Il sugo viene preparato con pomodoro, guanciale, pecorino romano e un tocco di peperoncino. E come pasta tipicamente si usano i bucatini o più raramente gli spaghetti.

Il contrasto tra l’acidità del pomodoro, la sapidità del guanciale e la piccantezza del peperoncino crea un equilibrio perfetto che producono dipendenza!

4. Trippa alla Romana

La trippa alla romana rappresenta un tuffo nella cucina popolare più autentica, una cucina povera, realizzata col cosiddetto “quinto quarto” del bovino, la parte meno pregiata dell’animale, ma estremamente gustosa. Questo piatto, preparato con trippa di vitello, pomodoro, mentuccia e pecorino, è un esempio di come la cucina romana sappia trasformare ingredienti umili in prelibatezze. La trippa, viene cotta lentamente fino a diventare tenera, assorbe i sapori del sugo creando un piatto ricco e confortante, perfetto per le giornate più fresche.

Per esaltarne il sapore, viene arricchita da ingredienti freschi e aromatici e tra questi non può mancare la mentuccia. Nonostante la sua umile origine, la trippa è un alimento nutriente, con solo il 4% di grassi e il 17% di proteine.

5. Saltimbocca alla Romana

I saltimbocca alla romana sono un secondo piatto che “salta in bocca” per la loro bontà. Sono preparati con fettine di vitello sottili, prosciutto crudo e foglie di salvia e vengono assemblate e cotte in padella con burro e vino bianco. Il risultato è un piatto dove la tenerezza della carne si sposa con il sapore intenso del prosciutto e l’aroma della salvia, creando un boccone che letteralmente si scioglie in bocca.

6. Carciofi alla Giudia

Un contorno che diventa protagonista: i carciofi alla giudia sono un must della cucina romana, in particolare di quella giudaico-romana. Questi carciofi, fritti interi fino a diventare croccanti come un fiore di metallo dorato, sono un’esplosione di sapore e texture. La cottura particolare rende le foglie esterne croccanti come patatine, mentre il cuore rimane morbido e succulento. Un piatto che è tanto un piacere per gli occhi quanto per il palato.

When Roman artichokes were deemed non-kosher

7. Abbacchio alla Scottadito

Altro classico della cucina romana è l’abbacchio, ovvero l’agnello giovane. Le costolette di abbacchio alla scottadito sono grigliate ad alta temperatura e servite bollenti, tanto da “scottare le dita” (da cui il nome). La carne tenera e saporita, insaporita con erbe aromatiche, offre un’esperienza gustativa intensa che rappresenta appieno la tradizione pastorale della campagna romana.

8. Supplì

Nessun viaggio gastronomico a Roma sarebbe completo senza assaggiare i supplì. Queste crocchette di riso, ripiene di mozzarella e ragù, poi impanate e fritte, sono lo street food romano per eccellenza. Il cuore filante di mozzarella che si allunga quando si spezza il supplì a metà (da cui il nome alternativo “supplì al telefono”) è un piacere irresistibile. Perfetti come antipasto o spuntino, i supplì sono una vera e propria istituzione della cucina romana.

A perfect pairing: pilgrimages and street food

9. Pasta alla Gricia

Considerata l’antenata della carbonara e dell’amatriciana, la pasta alla gricia è un altro esempio di come pochi ingredienti di qualità possano creare un piatto straordinario. Guanciale, pecorino romano e pepe nero si fondono in una salsa cremosa che avvolge la pasta, solitamente rigatoni o spaghetti. La gricia è un inno alla semplicità e alla genuinità degli ingredienti della campagna laziale.

10. Tiramisù

Concludiamo questo viaggio gastronomico con una nota dolce: il tiramisù. Sebbene le sue origini siano dibattute tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, questo dessert è diventato un pilastro della cucina italiana e si è guadagnato un posto speciale nei cuori (e nei menu) romani. Il tiramisù è un dolce al cucchiaio che letteralmente significa “tirami su”, riferendosi alle sue proprietà energetiche e al suo gusto celestiale.

La ricetta classica prevede strati alternati di savoiardi inzuppati nel caffè e una crema vellutata a base di mascarpone, uova e zucchero, il tutto spolverato generosamente con cacao amaro. Nei ristoranti e nelle pasticcerie di Roma, potrete trovare diverse varianti di questo dolce iconico, alcune che aggiungono un tocco di liquore per un sapore più deciso, altre che sperimentano con ingredienti locali.

Il tiramisù incarna perfettamente l’equilibrio tra dolcezza e amarezza, morbidezza e consistenza. Ogni cucchiaiata offre un’esperienza sensoriale completa: la sofficità della crema al mascarpone si fonde con la texture più consistente dei savoiardi imbevuti di caffè, mentre il cacao in superficie aggiunge una nota amara che bilancia la dolcezza del dessert.

Questo dolce, pur non essendo originario di Roma, è diventato un must nei menu dei ristoranti della capitale, spesso reinterpretato con tocchi creativi che ne fanno un’esperienza sempre nuova. Che sia servito nella sua forma tradizionale o in versioni più innovative, il tiramisù rappresenta la perfetta conclusione per un pasto romano, unendo la tradizione culinaria italiana alla capacità di Roma di adottare e elevare piatti da ogni parte del paese.

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