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Che cos’è il pellegrinaggio nel buddismo?

Immagine di Suc su Pixabay

Nella maggior parte delle tradizioni buddiste, i pellegrinaggi mirano principalmente a due obiettivi: l’illuminazione e la liberazione dalla sofferenza. I luoghi di pellegrinaggio più importanti delle principali tradizioni buddiste si trovano nella pianura indo-gangetica (Nepal meridionale e India settentrionale), la regione in cui nacque, visse e insegnò Siddharta Gautama.

I principali siti associati alla sua vita si trovano tutti in quest’area e sono considerati importanti luoghi di pellegrinaggio per (alcuni) buddisti e indù. Tuttavia, molti Paesi che sono o sono stati prevalentemente buddisti, dal Bhutan al Vietnam, hanno santuari e luoghi propri che possono essere visitati in pellegrinaggio.

Attraverso questi viaggi speciali, i buddisti cercano di:

1.- Seguire le orme di Buddha: molti pellegrini buddisti visitano i quattro principali luoghi sacri associati alla vita di Siddharta Gautama: Lumbini (il suo luogo di nascita), Bodh Gaya (dove raggiunse l’illuminazione), Sarnath (dove tenne il suo primo sermone) e Kusinagara (dove morì e raggiunse il Parinirvana). Visitando questi luoghi, i pellegrini cercano una comprensione più profonda degli insegnamenti buddisti fondamentali.

Distacco: il pellegrinaggio comporta quasi sempre un viaggio impegnativo dal punto di vista fisico, psichico ed emotivo, che richiede ai pellegrini di uscire dalla loro zona di comfort. Ciò include la rinuncia a diversi tipi di attaccamenti mentre si affrontano le sfide del viaggio. Questo processo di distacco è considerato un passo essenziale nel percorso di liberazione dalla sofferenza.

Coltivare le virtù: durante il pellegrinaggio, i buddisti lavorano sullo sviluppo di virtù fondamentali come la compassione, la gentilezza e la pazienza. Mentre interagiscono con persone di diversa provenienza, meditano intenzionalmente sul significato ultimo dell’esistenza, sulla natura della sofferenza e sul percorso che porta alla fine della sofferenza.

4. Raggiungere l’illuminazione: L’obiettivo finale di ogni pellegrinaggio buddista è raggiungere l’illuminazione, uno stato in cui il praticante è libero dalla sofferenza e ha una perfetta comprensione della realtà. Anche se l’illuminazione non si raggiunge solo attraverso i pellegrinaggi, questi viaggi possono essere dei potenti catalizzatori per il risveglio spirituale.

Tipi di pellegrinaggio buddista:

  • Parikrama: Circumnavigazione di un luogo considerato sacro, un monastero, una montagna o uno stupa buddista, sempre in senso orario. Si compie recitando mantra e preghiere.
  • Yatra: viaggio verso luoghi sacri legati alla vita di Buddha o di altre importanti figure buddiste.
  • Kora: circumnavigazione di montagne sacre o altri luoghi spiritualmente significativi.
  • Dharma Yatra: viaggi missionari finalizzati alla diffusione degli insegnamenti buddisti o al collegamento con le comunità buddiste di tutto il mondo.

Come per la maggior parte delle tradizioni religiose, i pellegrinaggi buddisti sono principalmente viaggi di trasformazione personale. Come tali, variano necessariamente a seconda degli interessi, delle esigenze e delle esperienze di ciascun individuo. Tuttavia, al centro di questa pratica errante c’è un impulso spirituale condiviso: la ricerca della liberazione dalla sofferenza, la crescita della compassione e il raggiungimento dell’illuminazione.

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