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Kumano Kodo, il “Cammino di Santiago” asiatico

Secondo alcune statistiche, ogni anno più di 200 milioni di persone si recano in pellegrinaggio in almeno 40 diverse destinazioni ritenute sacre. Ma solo due cammini di pellegrinaggio nel mondo sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Entrambi hanno almeno mille anni di vita, formano una vasta rete di percorsi e hanno plasmato il paesaggio religioso e culturale dei rispettivi Paesi. Uno è il Cammino di Santiago. L’altro è il Kumano Kodo, in Giappone.

Un paese e due anime

Sintoísmo
Izanagi e Izanami danno vita al Giappone”. Izanagi e Izanami sono i creatori del mondo secondo le credenze scintoiste. Opera di Kawanabe Kyosai (1831-1889).

Lo scintoismo e il buddismo sono le due principali tradizioni religiose delle isole giapponesi. Lo scintoismo è antico quanto la cultura giapponese stessa, mentre il buddismo è stato introdotto dalla Cina nel VII secolo d.C.

Queste due tradizioni hanno quindi coesistito, si sono influenzate e plasmate a vicenda per tredici secoli, una coesistenza che ha attraversato occasionali periodi di tensione.

Lo Shinto affonda le sue radici nella preistoria ed è la religione autoctona del Giappone. Conosciuta anche come Via dei Kami, è considerata una religione “della natura”. Essendo politeista e animista, ruota attorno a entità soprannaturali presenti in natura.

Queste entità sono chiamate kami e si ritiene che abitino tutte le cose, soprattutto le forze della natura e luoghi importanti come cascate e montagne. Poiché lo scintoismo intende vivere in armonia con queste entità, i rituali di purificazione sono fondamentali.

Sebbene sia diverso per molti aspetti, anche il buddismo prevede rituali di purificazione e ha una concezione particolare dell’armonia. Questo è uno dei motivi per cui è coesistito con lo scintoismo, al punto che molti giapponesi includono pratiche di entrambe le religioni nella loro vita quotidiana. Tuttavia, il buddismo è stato occasionalmente perseguitato o relegato come “straniero” a favore dello scintoismo.

Vie di pellegrinaggio scintoiste e buddiste

In Giappone esistono tre grandi vie di pellegrinaggio: Shikoku Henro, Dewa Sanzan e Kumano Kodo. Mentre i primi due sono più strettamente associati al buddismo, il terzo è nettamente diverso: non è interamente buddista né completamente shintoista, ma kumano – una sintesi di shinto, sugendo e buddismo.

Lo Shikoku Henro è un circuito sull’isola di Shikoku. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio circumambulatorio, cioè di forma circolare, in cui i pellegrini percorrono 1200 chilometri attorno agli 88 templi in cui si ritiene si sia formato e abbia vissuto il nono monaco buddista, calligrafo e poeta Kobo Daishi.

Il Dewa Sanzan, noto anche come la Via delle Tre Montagne Sacre, è strettamente associato ad alcune scuole ascetiche, in particolare quella di Shugendo.

Il Shugendo è un corpo altamente sincretico di pratiche ascetiche che ha avuto origine nel periodo pre-feudale del Giappone e si è evoluto nel corso del VII secolo da un amalgama di dottrine e sistemi rituali tratti dalle pratiche religiose popolari locali, dal culto scintoista delle montagne e dal buddismo. I praticanti dello Shugendo (“Shugenja”) eseguono allenamenti religiosi mentre scalano ripide catene montuose.

Kumano Kodo
La statua di Gyuba-doji commemora il mitico pellegrinaggio dell’imperatore giapponese Kazan al Kumano Kodo in groppa a un cavallo e a una mucca.

Dei tre percorsi, il Kumano Kodo è il sentiero di pellegrinaggio giapponese più popolare, sia all’interno che all’esterno del Paese. Situato nella penisola di Kii, sull’isola principale (Honshu), è stato percorso da persone di ogni estrazione sociale, età e ceto sociale, dagli imperatori ai poveri servi della gleba.

Il cammino é costellato di templi buddisti e scintoisti, in una mirabile sintesi religiosa che si è mantenuta anche nei momenti più difficili.

Verso dove si va esattamente?

La penisola di Kii è un luogo straordinario sulla principale isola centrale del Giappone, Honshu. Il suo paesaggio mozzafiato comprende montagne, cascate e fitte foreste costiere. Non c’è da stupirsi che sia stata considerata sacra per migliaia di anni, dato che i kami sono stati venerati e nutriti qui per migliaia di anni. Il Kumano Kodo collega i tre grandi santuari di Kumano, attraverso la prefettura di Wakayama.

Il primo dei tre grandi santuari di Kumano è l’Hayatama Taisha, un tempio dedicato a Kumano Hayatama no Okami, noto anche come Izayama no Mikoto, una divinità shintoista associata alla creazione del mondo, alla purificazione e alla protezione.

Il secondo santuario è Kumano Nachi Taishi, famoso per la sua imponente pagoda rossa e per la cascata Nachi, considerata una delle tre cascate sacre del Giappone. È dedicato a Fusumi no Kami, una divinità associata alla pioggia e alla fertilità.

Santuario Kumano Nachi Taisha

Il terzo è il Kumano Hongu Taisha. Essendo il più antico, è dedicato a Kumano Gongen, una divinità shintoista che rappresenta l’unione delle forze spirituali degli altri due santuari. È quindi associato alla trasformazione e all’illuminazione.

Qual è il significato di Kumano Kodo?

Kumano Kodo
Immagine di Kanenori su Pixabay

Per i credenti shintoisti e buddisti in Giappone, il pellegrinaggio a Kumano Kodo è una passeggiata significativa: poiché le divinità shintoiste sono considerate emanazioni di Buddha e dei kami, camminare attraverso questi paesaggi naturali mozzafiato implica essere circondati da potenti entità spirituali. Il Kumano Kodo permette così ai pellegrini di relazionarsi con i dèi mentre si purificano e cercano l’illuminazione.

Ma per un pubblico più largo, questo Cammino preserva anche il patrimonio culturale del Giappone, tra cui antichi santuari, pagode e templi, villaggi tradizionali e antiche usanze. È, se vogliamo, un viaggio nell’anima del Giappone.

Oggi il Kumano Kodo e il Cammino di Santiago sono gemellati. Entrambi condividono il doppio accredito di pellegrinaggio. Per ottenerlo, i pellegrini devono avere la Compostelana (cioè percorrere almeno gli ultimi 100 km che portano a Santiago) e percorrere le “vie obbligatorie” del Kumano – percorrendo la distanza che separa almeno due dei tre santuari principali.

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