Il paese di Montesiepi, nel senese, ospita una reliquia (letteralmente) leggendaria: la Spada di San Galgano. La spada è incastonata in posizione verticale in un’enorme roccia, nello stile di Re Artù. Ovviamente, la lama ha affascinato a lungo pellegrini e viaggiatori curiosi, avvolta com’è nel mito.
La storia della spada è, senza dubbio, intrecciata alla vita di Galgano Guidotti, un cavaliere del XII secolo che, come spesso accade nei racconti medievali, rinunciò alla sua vita mondana per abbracciare un’esistenza solitaria di contemplazione. Abbandonando le comodità del castello di famiglia, Galgano cercò sollievo nella tranquillità della campagna toscana (e chi non lo capisce?), dove si dice abbia ricevuto una visione divina che gli ordinò di dedicare la sua vita a Dio.
La leggenda narra che, subito dopo la visione, Galgano conficcò la spada in un enorme masso in cima al Monte Montesiepi, simboleggiando la sua rinuncia alle occupazioni terrene, l’abbandono della vita cavalleresca e il suo impegno in un percorso spirituale. La spada rimane tutt’oggi saldamente conficcata nella roccia, diventando un simbolo duraturo della sua straordinaria trasformazione e diventando fonte di ogni sorta di mito, compreso quello di Re Artù.
La presenza della spada a Montesiepi ha rapidamente trasformato il villaggio in una meta di pellegrinaggio, attirando visitatori da tutta Italia e non solo. La Rotonda di Montesiepi, una cappella circolare costruita intorno alla spada, funge da luogo di culto e l’area circostante offre un ambiente ideale per la preghiera contemplativa.
Il viaggio della spada è ulteriormente arricchito dal suo legame con la Via Francigena, una via di pellegrinaggio medievale che si snoda in Italia da Canterbury a Roma. I pellegrini che percorrono questo storico itinerario fanno spesso una breve deviazione a Montesiepi per vedere la spada (arturiana?).
La Spada di San Galgano è una testimonianza del potere trasformativo della rinuncia e dell’eredità duratura di figure storiche che hanno plasmato il nostro comune paesaggio spirituale e culturale. La sua presenza nel tranquillo villaggio di Montesiepi offre a pellegrini e viaggiatori un’opportunità unica di incontrare un ricordo tangibile di queste verità senza tempo.
Santi, monasteri e pellegrinaggi: l’eredità celtica in Europa
