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Forte Sant'Angelo, simbolo della resistenza maltese. Artush - Shutterstock

La Valletta: Sulle tracce dell’assedio del 1565

Passeggiando per le strade soleggiate della Valletta, si è attratti innanzitutto dalle facciate in pietra calcarea, dai balconi in legno e dalla brezza marina che sale dal Grand Harbour. Eppure, sotto questa eleganza mediterranea, si cela una storia scolpita nella pietra e forgiata nella resistenza: una città nata dall’assedio, dalla resistenza strategica e dalla determinazione collettiva.

Il Grande Assedio del 1565 non fu solo una battaglia, ma un momento cruciale nella storia del Mediterraneo. Quell’estate, i Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, sostenuti dagli abitanti maltesi, dalle forze spagnole e dai volontari europei, si opposero alla forza militare dell’Impero Ottomano. Per mesi i difensori resistettero, trasformando Malta nella barriera più orientale della difesa marittima europea. Dalle conseguenze di questo assedio sorse La Valletta, una città concepita come baluardo e simbolo di sopravvivenza.

Oggi, secoli dopo, la città conserva legami tangibili con quel conflitto. I visitatori possono ripercorrere l’arco dell’assedio attraverso siti che rimangono attivi nella vita civica e culturale di Malta.

Forte Sant’Elmo: Il primo a cadere, il primo a resistere

Situato sulla punta della penisola di Sciberras, il Forte Sant’Elmo fu la prima roccaforte ad affrontare l’avanzata ottomana. Dopo una difesa protratta per diverse settimane, il forte cadde nel giugno del 1565. La perdita fu devastante (morirono centinaia di cavalieri e soldati), ma il loro sacrificio rallentò lo slancio ottomano e permise ai difensori di consolidarsi a Birgu e Senglea.

Oggi il forte ospita il Museo Nazionale della Guerra. Tra le mostre vi sono armi del XVI secolo, mappe e documenti visivi dell’assedio. I visitatori possono passeggiare nei cortili e nei corridoi sotterranei, osservando la stessa vista sul mare da cui un tempo si avvicinavano le galee ottomane.

Ubicazione: Estremità nord di La Valletta
Ingresso: Biglietto d’ingresso
Orario: Aperto tutti i giorni

Le fortificazioni di La Valletta: Architettura della sopravvivenza

La Valletta fu progettata fin dall’inizio come una città fortificata, costruita per respingere future invasioni. I suoi bastioni, i muri angolari e le trincee difensive sono un esempio di ingegneria militare rinascimentale. Strutture chiave come il Bastione di San Giovanni e il Bastione di San Giacomo sono ancora oggi accessibili e offrono una vista panoramica sul Porto Grande.

Queste imponenti opere in pietra sono integrate nella vita urbana, incorniciando giardini, passaggi pedonali e piazze pubbliche. Una passeggiata serale dagli Upper Barrakka Gardens fino a Fort Saint Elmo offre sia una panoramica storica che ampie vedute della griglia difensiva della città.

Da non perdere: Passeggiata al tramonto dagli Upper Barrakka a Fort Saint Elmo

La Concattedrale di San Giovanni: Un’eredità racchiusa nel marmo

Sebbene costruita dopo l’assedio, la Concattedrale di San Giovanni fu commissionata dai sopravvissuti dell’Ordine come loro chiesa conventuale. Il suo esterno austero contrasta con un interno di elaborata arte barocca. Sotto il pavimento di marmo con intarsi intricati giacciono più di 400 cavalieri, sepolti con iscrizioni araldiche che narrano il loro status e il loro servizio.

La chiesa contiene diverse cappelle, tra cui quella della Langue de Provence, dove si trovava la tomba originale del Gran Maestro Jean de Valette. Tra le sue opere d’arte più notevoli c’è la decapitazione di San Giovanni Battista di Caravaggio, un dipinto che si allinea tematicamente alla duplice identità della chiesa come spazio sacro e monumento militare.

Ubicazione: Triq San Gwann
Ingresso: a pagamento con audioguida multilingue
Orari: dal lunedì al sabato

Concatedral de San Juan

Il monumento al Grande Assedio: memoria alle porte della città

Vicino all’ingresso principale di La Valletta si trova un tributo scultoreo agli eventi del 1565. Inaugurato nel 1927, il monumento raffigura una figura femminile alata che tiene in mano una palma, allegoria della vittoria, affiancata da due difensori caduti. Inciso in maltese e inglese, è un monumento pubblico alla memoria.

Circondata da edifici governativi, tra cui il Parlamento e il Tribunale di Malta, la piazza integra la vita civica con lo spazio commemorativo. Rimane sia un punto di incontro che un luogo di riflessione.

Ideale per: riposo e contesto storico all’ingresso della città.

Chiesa di Nostra Signora delle Vittorie: La prima pietra di La Valletta

La Chiesa di Nostra Signora delle Vittorie ha la particolarità di essere il primo edificio costruito a La Valletta dopo l’assedio. Si trova nel punto in cui fu celebrata una messa di ringraziamento dopo la ritirata ottomana. Dedicata alla Vergine della Vittoria, la chiesa fu commissionata dal Gran Maestro La Valette, che inizialmente intendeva essere sepolto lì.

Sebbene di modeste dimensioni, la chiesa ha un alto valore simbolico. I recenti lavori di restauro hanno preservato le sue prime opere d’arte e i dettagli architettonici, consentendo ai visitatori di entrare in contatto con uno dei primi spazi devozionali di La Valletta.

Ubicazione: Republic Street
Ingresso: gratuito

Cappella di Nostra Signora di Damasco: Un lascito greco a Birgu

Nel cuore di Birgu (Vittoriosa), la Cappella di Nostra Signora di Damasco conserva un capitolo distinto della storia dell’assedio. Donata dall’Ordine alla comunità greco-ortodossa sfollata dopo la caduta di Rodi, la cappella ospita una delle poche reliquie fisiche dell’assedio: una spada cerimoniale attribuita al Gran Maestro La Valette, esposta accanto ad oggetti liturgici e storici.

L’interno bizantino della cappella, insieme alla sua atmosfera intima, offre un sorprendente contrasto con le monumentali chiese di La Valletta. Inoltre, mette in luce le identità stratificate della popolazione maltese dopo l’assedio.

Ubicazione: Main Gate Street, Birgu
Ingresso: gratuito
Orari: tutti i giorni, 09:30–12:00

Capilla de Nuestra Señora de Damasco

Giardini Upper Barrakka: Posizione elevata, vista storica

Un tempo postazione difensiva per l’artiglieria dei cavalieri italiani, i Giardini Superiori di Barrakka sono oggi uno degli spazi pubblici più rappresentativi di La Valletta. Da questa altura, i visitatori possono ammirare l’intero Porto Grande e le fortificazioni di Birgu e Senglea, luoghi chiave della difesa del 1565.

A mezzogiorno, la Saluting Battery (Batteria di Saluto) sotto i giardini spara un colpo di cannone cerimoniale, un’eco dell’artiglieria un tempo utilizzata per difendere il porto. I giardini conservano elementi della loro origine militare, offrendo al contempo uno spazio contemplativo sul mare.

Consiglio: arrivate presto per il colpo di cannone di mezzogiorno e per una vista senza ostacoli.

Il Palazzo del Gran Maestro: Comando e continuità

Dopo l’assedio, l’Ordine stabilì la propria sede amministrativa e cerimoniale in quello che divenne il Palazzo del Gran Maestro. Situato nel cuore di La Valletta, l’edificio è ora la residenza ufficiale del presidente di Malta, mentre alcune parti sono aperte al pubblico come museo.

L’armeria del palazzo contiene una delle più belle collezioni europee di armi e armature rinascimentali, molte delle quali utilizzate durante l’assedio stesso. Arazzi, ritratti e arredi cerimoniali forniscono ulteriori informazioni sul mondo politico e militare che ha plasmato Malta dopo l’assedio.

Ubicazione: Piazza del Palazzo
Ingresso: a pagamento, visite guidate disponibili
Orari: variabili, verificare in anticipo

Strade di pietra, città della memoria

Passeggiare per La Valletta significa entrare in una città costruita sia come fortezza che come cronaca. Ogni bastione e piazza, ogni cappella e portico, conserva tracce di quell’estate fondamentale del 1565.

La Valletta non è semplicemente una capitale europea, è una città progettata in risposta alla guerra, plasmata da una visione strategica e sostenuta da un’eredità di resistenza collettiva. Nella sua architettura e nei suoi spazi pubblici, il ricordo dell’assedio rimane parte del presente della città: silenzioso, duraturo e sempre visibile a chi guarda da vicino.

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