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Il monastero di Vatopedi sul Monte Athos Maristos - Shutterstock

Monastero di Vatopedi

Il Monastero di Vatopedi, secondo nella gerarchia dei venti monasteri del Monte Athos, fu fondato nel X secolo da tre nobili della Tracia: San Nicola, Sant’Atanasio e Sant’Antonio. Si trova sulla costa nord-orientale della penisola athonita ed è dedicato all’Annunciazione della Vergine Maria, benché inizialmente fosse consacrato alla Vergine. La tradizione racconta che l’imperatore Teodosio il Grande lo ricostruì in segno di gratitudine per il salvataggio miracoloso del figlio Arcadio, caduto in mare e salvato per intercessione della Madonna. Il monastero fu saccheggiato e incendiato più volte, in particolare nel 1966, ma sempre restaurato con cura.

Vatopedi conserva reliquie preziose, tra cui il Sacro Cinturone della Vergine Maria, oggetto di grande venerazione, e sette icone mariane miracolose, come la Panagia Paramythia e la Vimatarissa. Vanta una biblioteca storica con oltre 2.000 manoscritti, 60.000 volumi, mosaici bizantini e affreschi della Scuola Macedone del XIV secolo. Con 33 cappelle, due skiti (San Demetrio e Sant’Andrea), numerose celle ed eremi, e una comunità monastica di oltre 160 persone, il Monastero di Vatopedi rimane un faro spirituale e culturale dell’Ortodossia orientale, noto per la sua profonda vita ascetica e tradizione liturgica.

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