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Orvieto, la città natale del Corpus Domini

Image Radosław Zmudziński – Pixabay

L’Umbria, cuore verde d’Italia, è anche una terra ricca di spiritualità. È la culla di figure ineguagliabili nella storia della Chiesa: San Benedetto, San Francesco, Santa Chiara e Santa Rita da Cascia erano tutti umbri. Una delle città più belle della regione è Orvieto, situata su una collina e circondata da vigneti e uliveti.

Il centro storico della città è un labirinto di vicoli medievali, piazze vivaci e monumenti imponenti. Tra i suoi edifici, la bellissima Cattedrale (il famoso Duomo di Orvieto, noto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta) domina la città, con la sua notevole facciata in marmo bianco. Capolavoro dell’architettura gotica, questa chiesa è il simbolo principale della città e si trova proprio al centro della sua piazza centrale.

Orvieto Cathedral

Ma l’attrazione principale della cattedrale non è la sua facciata, né il suo famoso Rosone, né il ciclo dell’Apocalisse di Luca Signorelli, né la decorazione della Cappella di San Brizio del Beato Angelico. Questo onore va alla Cappella del Corporale, che custodisce le reliquie del più famoso miracolo eucaristico della storia. La sua importanza è tale che è decorata con affreschi sia del Signorelli che del Beato Angelico.

Un asombroso milagro

Arazzo raffigurante il Miracolo di Bolsena

Nel 1263, un sacerdote di nome Pietro da Praga stava celebrando la Messa a Bolsena, vicino a Orvieto. Da tempo lottava con i dubbi sulla dottrina della transustanziazione – la trasformazione soprannaturale del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo durante l’Eucaristia. Decise di recarsi in pellegrinaggio a Roma per combattere i suoi dubbi presso la tomba di San Pietro.

Ma, mentre celebrava la Messa nella Grotta di Santa Cristina, avvenne il miracolo: l’ostia consacrata cominciò a sanguinare. Il più antico resoconto di questo miracolo, scritto da Sant’Antonio da Firenze (XV secolo), afferma che il sacerdote era così spaventato che cercò di pulire il sangue, ma questo continuava a gocciolare nelle scale di marmo che portavano all’altare principale.

Profondamente commosso dall’evento, il sacerdote corse a Orvieto per raccontare l’accaduto a Papa Urbano IV, che si trovava in città. Il papa ordinò che il corporale e la tovaglia fossero portati immediatamente da lui.

Il miracolo dell’arte

Orvieto
Ostensorio del corporale e ostia del miracolo eucaristico

Il miracolo di Bolsena ebbe un grande impatto sulla Chiesa cattolica. Tanto da indurre papa Urbano IV a proclamare la festa solenne del Corpus Domini, che onora il Santissimo Sacramento. Inoltre, ispirò la costruzione del magnifico Duomo di Orvieto, che ospita gli oggetti sacri del miracolo.

Ma c’è di più: il Papa chiese a Tommaso d’Aquino in persona di scrivere la liturgia per la nuova festa del Corpus Domini. L’Aquinate non si limitò a scrivere la liturgia: compose anche cinque inni eucaristici, tre dei quali sono utilizzati ancora oggi.

Non sorprende quindi che la Cappella del Corporale nel Duomo di Orvieto sia una meta di pellegrinaggio popolare per persone provenienti da tutto il mondo che vengono a venerare il corporale e la tovaglia macchiati che testimoniano questo evento cruciale. A Bolsena è stata eretta una basilica sulla grotta dove avvenne il miracolo, con l’altare conservato e le pietre di marmo ancora macchiate di sangue. Tanto di più perche Orvieto sta sulla via Francigena, la famosa via di pellegrinaggio da Canterbury a Roma.

Ogni anno, in occasione del Corpus Domini, Orvieto celebra il miracolo della presenza di Cristo nell’Eucaristia con grandi processioni, celebrazioni liturgiche e altri eventi. Persone in abiti medievali sfilano per la città portando la reliquia del corporale, accompagnate da musiche e danze medievali.

 

 

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