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Quando gli angeli portavano armi da fuoco

Percorrendo la Via del Barocco Andino intorno alla città di Cusco, bisogna prepararsi a un’esplosione di forme, simboli e colori unica al mondo. Questa città peruviana è stata, all’epoca del Vicereame, un centro di produzione artistica come nessun altro nella storia. Molte delle opere create qui sono diffuse in tutto il continente americano.

Gli angeli archibugieri rappresentano uno degli esempi più affascinanti e unici di sincretismo culturale nell’arte vicereale latinoamericana. Queste figure enigmatiche, nate nel contesto dell’evangelizzazione spagnola nel Nuovo Mondo, si distinguono per la fusione di elementi religiosi, militari e artistici europei con le tradizioni e le sensibilità andine locali.

Non portano più la spada

Angeles arcabuceros
Angelo Letiel, maestro di Calamarca. Pubblico dominio

Questi angeli sono tipicamente rappresentati come giovani bellissimi, vestiti con abiti sontuosi che ricordano la moda militare spagnola dell’epoca, ma con ornamenti e dettagli che riflettono l’arte andina, con i suoi colori vivaci. Portano archibugi, spade e talvolta bandiere, sottolineando il loro ruolo militare e la loro natura celeste.

Le vesti degli angeli archibugieri sono spesso riccamente decorate con motivi floreali, ricami e broccati, riflettendo l’influenza dell’estetica andina nella rappresentazione dell’opulenza e del potere. I volti degli angeli sono sereni ed eterei, il che rafforza il loro carattere divino e protettivo.

Un aspetto particolarmente degno di nota è l’incorporazione di elementi naturali e simbolici locali. Gli angeli possono apparire circondati da fauna e flora indigene, integrando così la visione andina del mondo naturale con l’iconografia cristiana.

Significato culturale e religioso

Questo sorprendente modo di rappresentare gli angeli è emerso nel XVII secolo come un peculiare adattamento dell’iconografia religiosa europea alle condizioni e alle esigenze del Nuovo Mondo.

L’origine di questi angeli può essere fatta risalire al Concilio di Trento (1545-1563), in cui si enfatizzò l’uso dell’arte religiosa come mezzo per insegnare e consolidare la fede cattolica. I missionari e gli artisti europei, in particolare i gesuiti, che arrivarono in America Latina utilizzarono queste immagini per trasmettere complessi concetti teologici alla popolazione indigena e meticcia.

Angeles Arcabuceros
Anonimo. Angelo con archibugio, XVII-XVIII secolo. Tecnica mista su tela. Chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione, Casabindo, Argentina.

In questo contesto, gli angeli archibugieri divennero simboli della protezione divina e del potere celeste, adattati a un’iconografia che risuonava con la mentalità e le circostanze locali.

Gli angeli archibugieri non sono solo manifestazioni artistiche, ma anche simboli carichi di significato religioso e culturale. Nel contesto dell’evangelizzazione, questi angeli servivano come potenti strumenti pedagogici. La loro presenza nelle chiese e nelle cappelle contribuiva a trasmettere l’idea di una protezione divina e onnipotente.

Inoltre, gli angeli archibugieri riflettono il sincretismo culturale che caratterizzava gran parte dell’arte vicereale. La fusione di elementi europei e andini in queste immagini è una testimonianza della capacità delle culture locali di adattarsi e reinterpretarsi di fronte all’imposizione coloniale. Gli angeli, sebbene vestiti e armati come soldati spagnoli, portano con sé anche l’essenza della cosmovisione andina, creando un ponte tra due mondi e due tradizioni.

Esempi in evidenza

Uno dei più famosi gruppi di angeli archibugieri si trova nella chiesa di San Francisco de Paula a Uquía (Argentina). Questi dipinti, attribuiti alla scuola d’arte di Cusco, sono magnifici esempi del virtuosismo tecnico e della ricchezza iconografica che caratterizzano questo genere.

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Arcangelo Eliel con archibugio, Scuola di Cuzco. Pubblico dominio

Gli angeli di Uquía colpiscono non solo per la loro bellezza e i dettagli, ma anche per il modo in cui integrano elementi locali ed europei in una sintesi unica e armoniosa. Sono vestiti secondo lo stile dei Tercios de Flandes, militari spagnoli del XVII secolo, più precisamente dell’epoca del re Carlo II, ma i loro volti ricordano la fisionomia degli abitanti dell’Alto Perù.

Gli angeli archibugieri sono molto più che semplici rappresentazioni artistiche: sono testimoni silenziosi di un complesso processo di interazione e adattamento culturale. Attraverso la loro iconografia ibrida e il loro profondo simbolismo, questi angeli ci offrono una finestra sul mondo vicereale, dove fede, arte e identità si intrecciavano in modi sorprendenti e innovativi.

Andean Baroque Route

 

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